Il NUOVO CODICE DELLA NAVIGAZIONE
Giugno 2005
"Art. 743 (Nozione di aeromobile). Non sono considerati aeromobili gli
apparecchi utilizzati per il volo da diporto o sportivo, di cui alla legge 25
marzo 1985, n. 106."
Quindi in pratica ci riguarda ben poco. Comunque riportiamo qui sotto il testo
integrale.
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 [1]e 87 della Costituzione [2];
Visto l'articolo 2 della legge 9 novembre 2004, n. 265 [3], di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 settembre 2004, n. 237;
Viste le preliminari deliberazioni del Consiglio dei Ministri, adottate nelle riunioni del 14 gennaio 2005 e del 7 aprile 2005;
Acquisito il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;
Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 6 maggio 2005;
Sulla proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro per le politiche comunitarie, con il Ministro della difesa, con il Ministro della giustizia e con il Ministro delle attività produttive;
E m a n a il seguente decreto legislativo:
Articolo 1.
Degli organi amministrativi e della disciplina tecnica della navigazione
1. La rubrica del titolo I del libro I della parte II del codice della navigazione è sostituita dalla seguente: "DEGLI ORGANI AMMINISTRATIVI E DELLA DISCIPLINA TECNICA DELLA NAVIGAZIONE".
2. Gli articoli da 687 a 690 del codice della navigazione sono sostituiti dai seguenti: "Art. 687 (Amministrazione dell'aviazione civile). - L'Ente nazionale per l'aviazione civile (ENAC), nel rispetto dei poteri di indirizzo del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, nonché fatte salve le competenze specifiche degli altri enti aeronautici, agisce come unica autorità di regolazione tecnica, certificazione e vigilanza nel settore dell'aviazione civile, mediante le proprie strutture centrali e periferiche, e cura la presenza e l'applicazione di sistemi di qualità aeronautica rispondenti ai regolamenti comunitari. Le attribuzioni e l'organizzazione degli enti aeronautici sono disciplinate dalle rispettive norme istitutive, nonché dalle norme statutarie ed organizzative.
Art. 688 (Concorso di competenze). - Negli aeroporti situati all'interno di porti marittimi, la vigilanza sulla sosta e sulla circolazione di navi, galleggianti e aeromobili è esercitata dall'ENAC, d'intesa con l'autorità marittima. Art. 689 (Vigilanza sul traffico nazionale all'estero). - La vigilanza sulla navigazione e sul traffico nazionale all'estero è esercitata dall'autorità consolare.
Art. 690 (Annessi ICAO). - Al recepimento degli annessi alla Convenzione relativa all'aviazione civile internazionale, stipulata a Chicago il 7 dicembre 1944, resa esecutiva con decreto legislativo 6 marzo 1948, n. 616, ratificato con legge 17 aprile 1956, n. 561, si provvede in via amministrativa, sulla base dei principi generali stabiliti, in attuazione di norme legislative, dal decreto del Presidente della Repubblica 4 luglio 1985, n. 461, anche mediante l'emanazione di regolamenti tecnici dell'ENAC. Con le stesse modalità di cui al primo comma si provvede all'adozione delle norme di adeguamento alle eventuali modifiche degli annessi e al recepimento dell'ulteriore normativa tecnica applicativa degli stessi. Il Governo della Repubblica è autorizzato a modificare, con regolamento emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e in attuazione dei principi stabiliti dal decreto del Presidente della Repubblica 4 luglio 1985, n. 461, le disposizioni di legge incompatibili con quelle degli annessi oggetto del recepimento.".
3. L'articolo 26 della legge 1° agosto 2002, n. 166, è abrogato.
Articolo 2.
Dei servizi della navigazione aerea
1. Dopo l'articolo 690 del codice della navigazione è inserito il titolo seguente: "Titolo II: DEI SERVIZI DELLA NAVIGAZIONE AEREA".
2. L'articolo 691 del codice della navigazione, è sostituito dai seguenti: "Art. 691 (Servizi della navigazione aerea). - I servizi della navigazione aerea si distinguono in:
a) servizi del traffico aereo, che includono i servizi di controllo del traffico aereo, i servizi di informazioni volo, i servizi consultivi sul traffico aereo e i servizi di allarme;
b) servizi di meteorologia aeronautica;
c) servizi di informazioni aeronautiche;
d) servizi di comunicazione, navigazione e sorveglianza. Art. 691-bis (Fornitura dei servizi della navigazione aerea). - Fatta salva l'attuazione delle previsioni della normativa comunitaria, i servizi della navigazione aerea, nonché la redazione delle carte ostacoli, sono espletati dalla società Enav, per gli spazi aerei e gli aeroporti di competenza. I servizi del traffico aereo sono svolti da personale in possesso di apposita licenza o certificazione. La società Enav, sotto la vigilanza dell'ENAC e coordinandosi con il gestore aeroportuale, disciplina e controlla, per gli aeroporti di competenza, la movimentazione degli aeromobili, degli altri mezzi e del personale sull'area di manovra ed assicura l'ordinato movimento degli aeromobili sui piazzali. La società Enav cura, altresì, la gestione e la manutenzione degli impianti di assistenza visiva luminosa (AVL) di sua proprietà. L'Aeronautica militare svolge i servizi di cui al presente articolo, stipulando, se del caso, specifici atti di intesa con l'ENAC, da sottoporre all'approvazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero della difesa. Sono fatte salve le attribuzioni dell'Aeronautica militare in materia di meteorologia generale.".
Articolo 3.
Dei beni destinati alla navigazione e della polizia degli aerodromi
1. Il titolo II è soppresso e i capi da I a III del titolo III del libro I della parte II del codice della navigazione sono sostituiti dai seguenti: "Titolo III DEI BENI DESTINATI ALLA NAVIGAZIONE E DELLA POLIZIA DEGLI AERODROMI Capo I Della proprietà e dell'uso degli aerodromi
Art. 692 (Beni del demanio aeronautico statale). Fanno parte del demanio aronautico civile statale:
a) gli aerodromi civili istituiti dallo Stato o appartenenti al medesimo;
b) ogni costruzione o impianto appartenente allo Stato strumentalmente destinato al servizio della navigazione aerea. Gli aerodromi militari fanno parte del demanio militare aeronautico.
Art. 693 (Assegnazione dei beni del demanio aeronautico).
- I beni del demanio aeronautico di cui alle lettere a) e b) del primo comma dell'art. 692 sono assegnati all'ENAC in uso gratuito ai fini dell'affidamento in concessione al gestore aeroportuale. All'individuazione dei beni di cui al primo comma provvedono le amministrazioni statali competenti con apposito atto di intesa. I beni del demanio militare aeronautico da destinare all'aviazione civile sono individuati con provvedimento del Ministero della difesa e trasferiti al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per la successiva assegnazione in uso gratuito all'ENAC. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano hanno diritto di prelazione per l'acquisizione al proprio demanio o patrimonio degli aerodromi e dei beni del demanio aeronautico civile di cui all'articolo 692, in caso di loro alienazione o dismissione da parte dello Stato.
Art. 694 (Aerodromi privati).
- Ferme restando le attribuzioni degli enti locali e fatti salvi gli effetti derivanti dall'applicazione delle leggi speciali vigenti, la realizzazione e l'ampliamento da parte dei privati, sul suolo di proprietà privata, di aerodromi e di altri impianti aeronautici, sono autorizzati dall'ENAC.
Art. 695 (Mutamenti relativi ai diritti su aerodromi e su altri impianti privati).
- L'alienazione, la locazione, la costituzione di usufrutto e qualunque altro atto dispositivo di aerodromi o di altri impianti aeronautici privati sono preventivamente comunicati all'ENAC, anche ai fini dell'esercizio dei poteri di vigilanza.
Art. 696 (Opere di pubblico interesse).
- La dichiarazione di pubblico interesse per le opere necessarie all'istituzione ed all'ampliamento di aerodromi e di altri impianti aeronautici da destinare al servizio della navigazione aerea è fatta dall'ENAC ed è comunicata al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il quale, sentito il Ministero dell'economia e delle finanze, può annullarla entro il termine di trenta giorni dalla data di ricezione.
Art. 697 (Aerodromi aperti al traffico civile).
Sono aperti al traffico aereo civile, previa valutazione di idoneità al servizio da parte dell'ENAC:
a) gli aeroporti civili istituiti dallo Stato o appartenenti al medesimo e agli enti pubblici territoriali;
b) gli aeroporti militari designati dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con il Ministro della difesa; c) gli aeroporti privati autorizzati ai sensi dell'articolo 694 e adibiti dal gestore all'esercizio del traffico aereo.
Art. 698 (Aeroporti di rilevanza nazionale e di interesse regionale).
- Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e sentita l'Agenzia del demanio, sono individuati, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari da esprimere entro trenta giorni dalla data di assegnazione, gli aeroporti di rilevanza nazionale, quali nodi essenziali per l'esercizio delle competenze esclusive dello Stato, tenendo conto delle dimensioni e della tipologia del traffico, dell'ubicazione territoriale e del ruolo strategico dei medesimi, nonché di quanto previsto nei progetti europei TEN. Con il medesimo procedimento si provvede alle modifiche del suddetto decreto del Presidente della Repubblica. Allo scopo di coordinare le politiche di sviluppo degli aeroporti di interesse regionale, è istituito, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, un comitato di coordinamento tecnico, composto dai rappresentanti delle regioni e delle province autonome, del Governo e degli enti aeronautici. La partecipazione al comitato di cui al presente comma non comporta la corresponsione di alcuna indennità o compenso nè rimborsi spese.
Art. 699 (Uso degli aeroporti aperti al traffico civile).
- Gli aeromobili possono approdare, sostare e partire negli aeroporti aperti al traffico civile, nel rispetto delle condizioni per l'uso degli aeroporti. Gli aeromobili stranieri sono ammessi a condizione di reciprocità o quando ciò sia stabilito da convenzioni internazionali, salva in ogni caso la facoltà dell'ENAC di dare autorizzazioni temporanee.
Art. 700 (Uso degli aerodromi privati non aperti al traffico civile).
- Salvo il caso di necessità, per l'uso degli aerodromi privati non aperti al traffico civile è richiesto il consenso dell'esercente dell'aeroporto.
Art. 701 (Aviosuperfici).
- Le aviosuperfici sono aree, diverse dagli aeroporti, idonee alla partenza ed all'approdo, non appartenenti al demanio aeronautico e sono disciplinate dalle norme speciali, ferme restando le competenze dell'ENAC in materia di sicurezza.
Art. 702 (Progettazione delle infrastrutture aeroportuali).
- Ferma restando la normativa generale applicabile alla realizzazione di opere pubbliche, l'approvazione dei progetti di costruzione, di ampliamento, di ristrutturazione, di manutenzione straordinaria e di adeguamento delle infrastrutture aeroportuali, anche al fine di eliminare le barriere architettoniche per gli utenti a ridotta mobilità, è di spettanza dell'ENAC, anche per la verifica della conformità alle norme di sicurezza, nel rispetto delle funzioni di pianificazione, programmazione e di indirizzo del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Le opere realizzate dal gestore aeroportuale sul sedime demaniale appartengono al suo patrimonio fino alla cessazione della concessione.
Art. 703 (Devoluzione delle opere non amovibili).
- Ove non diversamente stabilito nell'atto di concessione, quando la stessa venga a cessare, le opere non amovibili, costruite sull'area demaniale, restano acquisite allo Stato, fatto salvo l'obbligo di rimborsare, da parte del concessionario subentrante, il valore contabile residuo non ammortizzato. L'ENAC ha facoltà, d'intesa con le autorità competenti, di ordinare la demolizione delle opere con la restituzione del bene demaniale nel pristino stato. Nelle ipotesi di cui al secondo comma, l'ENAC, ove il concessionario non esegua l'ordine di demolizione, può provvedervi d'ufficio ai sensi dell'articolo 54.
Capo II
Delle gestioni aeroportuali e dei servizi di assistenza a terra
Art. 704 (Rilascio della concessione di gestione aeroportuale).
- Alla concessione della gestione totale aeroportuale degli aeroporti di rilevanza nazionale si provvede con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e, limitatamente agli aeroporti militari aperti al traffico civile, con il Ministro della difesa. Il provvedimento concessorio, nel limite massimo di durata di quaranta anni, è adottato, su proposta del-l'ENAC, all'esito di selezione effettuata tramite procedura di gara ad evidenza pubblica secondo la normativa comunitaria, previe idonee forme di pubblicità, nel rispetto dei termini procedimentali fissati dall'ENAC, sentita, laddove competente, la regione o provincia autonoma nel cui territorio ricade l'aeroporto oggetto di concessione. Alle procedure di gara sono ammesse a partecipare anche imprese straniere non comunitarie, a condizione che lo Stato in cui esse sono stabilite ammetta imprese italiane a condizioni di reciprocità. L'affidamento in concessione è subordinato alla sottoscrizione di una convenzione e di un contratto di programma fra il gestore aeroportuale e l'ENAC, nel rispetto delle direttive emanate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. La convenzione deve contenere il termine, almeno quadriennale, per la verifica della sussistenza dei requisiti soggettivi e oggettivi e delle altre condizioni che hanno determinato il rilascio del titolo, compresa la rispondenza dell'effettivo sviluppo e della qualità del servizio alle previsioni contenute nei piani di investimento di cui all'atto di concessione. Deve inoltre contenere le modalità di definizione ed approvazione dei programmi quadriennali di intervento, le sanzioni e le altre cause di decadenza o revoca della concessione, nonché le disposizioni necessarie alla regolazione ed alla vigilanza e controllo del settore.
Art. 705 (Compiti del gestore aeroportuale).
Il gestore aeroportuale è il soggetto cui è affidato, insieme ad altre attività o in via esclusiva, il compito di amministrare e di gestire le infrastrutture aeroportuali e di coordinare e controllare le attività dei vari operatori privati presenti nell'aeroporto o nel sistema aeroportuale considerato. L'idoneità del gestore aeroportuale ad espletare le attività di cui al presente comma, nel rispetto degli standard tecnici di sicurezza, è attestata da apposita certificazione rilasciata dall'ENAC. Ferme restando la disciplina del titolo VII e comunque le competenze attribuite agli organi statali in materia di ordine e sicurezza pubblica, difesa civile, prevenzione incendi, soccorso e protezione civile, il gestore aeroportuale:
a) assicura il puntuale rispetto degli obblighi assunti con la convenzione ed il contratto di programma;
b) organizza l'attività aeroportuale al fine di garantire l'efficiente utilizzazione delle risorse per la fornitura di attività e di servizi di livello adeguato, anche mediante la pianificazione degli interventi in relazione alla tipologia di traffico; c) corrisponde il canone di concessione;
d) assicura agli utenti la presenza in aeroporto dei necessari servizi di assistenza a terra, di cui all'articolo 706, fornendoli direttamente o coordinando l'attività dei soggetti idonei che forniscono i suddetti servizi a favore di terzi o in autoproduzione;
e) sotto la vigilanza dell'ENAC e coordinandosi con la società Enav, assegna le piazzole di sosta agli aeromobili e assicura l'ordinato movimento degli altri mezzi e del personale sui piazzali, al fine di non interferire con l'attività di movimentazione degli aeromobili, verificando il rispetto delle prescrizioni del regolamento di scalo da parte degli operatori privati fornitori di servizi aeroportuali, al fine dell'emissione delle sanzioni previste nel regolamento stesso e negli atti convenzionali;
f) fornisce tempestivamente notizie all'ENAC, alla società Enav, ai vettori e agli enti interessati in merito a riduzioni del livello del servizio ed a interventi sull'area di movimento dell'aeroporto, nonché alla presenza di ostacoli o di altre condizioni di rischio per la navigazione aerea nell'ambito del sedime di concessione;
g) redige la Carta dei servizi in conformità alle direttive emanate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dall'ENAC e garantisce il rispetto dei previsti livelli di qualità dei servizi offerti all'utenza;
h) assicura i controlli di sicurezza su passeggeri, bagagli e merci, conformemente alle disposizioni vigenti.
Art. 706 (Servizi di assistenza a terra).
- I servizi di assistenza a terra negli aeroporti aperti al traffico aereo commerciale, espletati sia dal gestore aeroportuale che dagli operatori terzi o dagli utenti in autoassistenza ritenuti idonei dall'ENAC, sono regolati dalle norme speciali in materia.
Capo III
Vincoli della proprietà privata
Art. 707 (Determinazione delle zone soggette a limitazioni). - Al fine di garantire la sicurezza della navigazione aerea, l'ENAC individua le zone da sottoporre a vincolo nelle aree limitrofe agli aeroporti e stabilisce le limitazioni relative agli ostacoli per la navigazione aerea ed ai potenziali pericoli per la stessa, conformemente alla normativa tecnica internazionale. Gli enti locali, nell'esercizio delle proprie competenze in ordine alla programmazione ed al governo del territorio, adeguano i propri strumenti di pianificazione alle prescrizioni dell'ENAC. Il personale incaricato dall'ENAC di eseguire i rilievi e di collocare i segnali può accedere nella proprietà privata, richiedendo, nel caso di opposizione dei privati, l'assistenza della forza pubblica. Le zone di cui al primo comma e le relative limitazioni sono indicate dall'ENAC su apposite mappe pubblicate mediante deposito nell'ufficio del comune interessato. Dell'avvenuto deposito è data notizia, entro dieci giorni, mediante avviso inserito nel Bollettino ufficiale della regione interessata. Il comune interessato provvede inoltre a darne pubblicità ai singoli soggetti interessati, nei modi ritenuti idonei. Nelle direzioni di atterraggio e decollo possono essere autorizzate opere o attività compatibili con gli appositi piani di rischio, che i comuni territorialmente competenti adottano sentito l'ENAC. Per gli aeroporti militari le funzioni di cui al primo, secondo, terzo e quarto comma sono esercitate dal Ministero della difesa.
Art. 708 (Opposizione).
- Nel termine di sessanta giorni dall'avviso di deposito di cui all'articolo 707, quarto comma, chiunque vi abbia interesse può, con atto notificato all'ENAC, proporre opposizione avverso la determinazione della zona soggetta a limitazioni. Di questa facoltà, e del predetto termine, è fatta menzione nel medesimo avviso. L'ENAC decide sull'opposizione entro sessanta giorni dalla notifica della medesima. Decorso vanamente il suddetto termine, l'opposizione s'intende respinta.
Art. 709 (Ostacoli alla navigazione).
- Costituiscono ostacolo alla navigazione aerea le costruzioni, le piantagioni arboree, i rilievi orografici ed in genere le opere che interferiscono con le superfici di rispetto, come definite dall'ENAC con proprio regolamento. La costituzione di ostacoli fissi o mobili alla navigazione aerea è subordinata all'autorizzazione dell'ENAC, previo coordinamento, ove necessario, con il Ministero della difesa.
Art. 710 (Aeroporti militari).
- Per gli aeroporti militari, il Ministero della difesa esercita le competenze relative:
a) alla predisposizione e pubblicazione delle mappe aeronautiche;
b) alla autorizzazione alla costituzione degli ostacoli alla navigazione aerea nelle vicinanze degli stessi;
c) all'imposizione di limitazioni e rilascio di autorizzazioni di cui all'articolo 711;
d) al collocamento di segnali di cui all'articolo 712;
e) all'abbattimento degli ostacoli ed all'eliminazione dei pericoli di cui all'articolo 714.
Art. 711 (Pericoli per la navigazione).
- Nelle zone di cui all'articolo 707, sono soggette a limitazioni le opere, le piantagioni e le attività che costituiscono un potenziale richiamo per la fauna selvatica o comunque un pericolo per la navigazione aerea. La realizzazione delle opere, le piantagioni e l'esercizio delle attività di cui al comma 1, fatte salve le competenze delle autorità preposte, sono subordinati all'autorizzazione dell'ENAC, che ne accerta il grado di pericolosità ai fini della sicurezza della navigazione aerea.
Art. 712 (Collocamento di segnali).
- L'ENAC, anche su segnalazione delle autorità e degli organismi locali e con oneri a carico del proprietario, ordina, anche con riguardo alle zone estranee a quelle delimitate ai sensi dell'articolo 707, il collocamento di segnali sulle costruzioni, sui rilievi orografici e in genere sulle opere che richiedono maggiore visibilità, nonché l'adozione di altre misure necessarie per la sicurezza della navigazione. Il monitoraggio dell'efficienza dei segnali e la relativa manutenzione compete al gestore aeroportuale. I comuni territorialmente competenti segnalano all'ENAC eventuali inosservanze delle prescrizioni in materia di collocamento di segnali.
Art. 713 (Aviosuperfici e impianti aeronautici destinati al servizio della navigazione aerea).
- Le aree in prossimità di aviosuperfici o di impianti aeronautici destinati al servizio della navigazione aerea possono essere assoggettate dall'ENAC alle limitazioni previste dagli articoli 709 e 711, a tutela dell'interesse pubblico.
Art. 714 (Abbattimento degli ostacoli ed eliminazione dei pericoli).
- L'ENAC ordina, con provvedimento motivato, che siano abbattuti gli ostacoli non compatibili con la sicurezza della navigazione aerea o eliminati i pericoli per la stessa. Il relativo onere è posto a carico del proprietario dell'opera che costituisce ostacolo. Se l'ostacolo o la situazione di pericolo sono preesistenti alla data di pubblicazione del piano di sviluppo aeroportuale o, in carenza di esso, del piano regolatore aeroportuale, è corrisposta un'indennità all'interessato che abbia subito un pregiudizio in conseguenza dell'abbattimento o dell'eliminazione.
Art. 715 (Valutazione di rischio delle attività aeronautiche).
- Al fine di ridurre il rischio derivante dalle attività aeronautiche le comunità presenti sul territorio limitrofo agli aeroporti, l'ENAC individua gli aeroporti per i quali effettuare la valutazione dell'impatto di rischio. Nell'esercizio delle proprie funzioni di pianificazione e gestione del territorio, i comuni interessati tengono conto della valutazione di cui al primo comma.
Art. 716 (Inquinamento acustico).
- La realizzazione di opere e l'imposizione di nuove destinazioni urbanistiche nelle vicinanze degli aeroporti sono subordinate all'osservanza delle norme vigenti in materia di inquinamento acustico.".
2. Indipendentemente dall'individuazione degli aeroporti di rilevanza nazionale, ai sensi dell'articolo 698 del codice della navigazione, da effettuare entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo, le disposizioni di cui all'articolo 704, primo e secondo comma, del codice della navigazione, come modificato dal presente decreto legislativo, non si applicano alle concessioni della gestione aeroportuale già rilasciate, anche in base a legge speciale, nonché ai procedimenti di rilascio della concessione su istanza antecedente alla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo, ai sensi del decreto del Ministro dei trasportie della navigazione 12 novembre 1997, n. 521 [4]. Detti procedimenti devono concludersi entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo. Decorso inutilmente il detto termine le società istanti possono chiedere, con oneri a carico delle medesime, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti la nomina di un Commissario ad acta, il quale nei successivi sessanta giorni provvede sull'istanza, provvedendo al rilascio della concessione una volta verificato il possesso dei necessari requisiti.
3. Sono abrogate le seguenti disposizioni:
a) il comma 4 dell'articolo 8 del decreto legislativo 25 luglio 1997, n.250 [5];
b) il comma 1 dell'articolo 1-bis del decreto-legge 8 settembre 2004, n. 237, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2004, n. 265;
c) i commi 2 e 4 dell'articolo 2 del decreto-legge 8 settembre 2004, n.237 [6], convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2004, n. 265.
4. L'articolo 718 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 718 (Funzioni di polizia e di vigilanza).
- Le funzioni di polizia degli aerodromi sono esercitate dall'ENAC, anche mediante le proprie articolazioni periferiche. I soggetti privati che esercitano un'attività nell'interno degli aerodromi sono soggetti alla vigilanza dell'ENAC, nell'esercizio dei poteri autoritativi di competenza, nonché al coordinamento e controllo del gestore aeroportuale. L'ENAC vigila sulla fornitura dei servizi forniti dalla società Enav, fatte salve le competenze del Ministero della difesa. Al personale dell'ENAC autorizzato a svolgere attività ispettiva è garantito l'accesso ai mezzi, alle aree aeroportuali e alle infrastrutture, nonché alle documentazioni pertinenti alle attività connesse alla navigazione aerea.".
5. Gli articoli da 719 a 725 del codice della navigazione sono abrogati.
6. All'articolo 730 [7], terzo comma, le parole: ", previo versamento della somma fissata nell'atto d'ingiunzione" sono soppresse.
7. Le regioni disciplinano le materie di propria competenza nel rispetto dei principi desumibili dalle disposizioni contenute nel titolo III del libro I della parte II del codice della navigazione, come modificato dal presente articolo.
8. L'articolo 14 del decreto legislativo 13 gennaio 1999, n. 18, è sostituito dal seguente: "Art. 14. Protezione sociale 1. Salva restando l'applicazione di specifiche norme contrattuali di tutela, l'ENAC, in esecuzione delle direttive delle Amministrazioni competenti e nell'ambito delle vigenti disposizioni in materia, assicura, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, nel caso di trasferimento delle attività concernenti una o più categorie di servizi dì assistenza a terra di cui agli allegati A e B, l'applicazione delle misure di protezione sociale previste dalla normativa vigente, privilegiando il reimpiego del personale in attività analoghe che richiedono il possesso di particolari requisiti di sicurezza da parte del personale addetto.".
Articolo 4.
Del personale aeronautico
1. Il titolo IV del libro I della parte II del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Titolo IV DEL PERSONALE AERONAUTICO
Art. 731 (Il personale aeronautico).
- Le disposizioni del presente titolo si applicano al personale aeronautico di cui all'annesso n. 1 alla Convenzione relativa all'aviazione civile internazionale stipulata a Chicago il 7 dicembre 1944, resa esecutiva con decreto legislativo 6 marzo 1948, n. 616, ratificato con legge 17 aprile 1956, n. 561, per il quale è previsto il possesso di licenze, attestati o altre forme di certificazione. Il personale aeronautico di cui al primo comma comprende:
a) il personale di volo;
b) il personale non di volo.
Art. 732 (Personale di volo).
- Il personale di volo comprende:
a) il personale addetto al comando, alla guida e al pilotaggio di aeromobili;
b) il personale addetto al controllo degli apparati e degli impianti di bordo;
c) il personale addetto ai servizi complementari di bordo.
Art. 733 (Personale non di volo).
- Il personale non di volo comprende:
a) il personale addetto ai servizi del traffico aereo;
b) il personale, non di volo, delle imprese di trasporto aereo;
c) il personale dei servizi di assistenza a terra;
d) il personale addetto ai servizi di manutenzione.
Art. 734 (Licenze ed attestati).
- I titoli professionali, i requisiti e le modalità per il rilascio, il rinnovo, la reintegrazione, la sospensione o la revoca delle licenze, degli attestati e delle altre forme di certificazione sono disciplinati da regolamenti dell'ENAC, emanati in conformità all'articolo 690 e rispondenti alla normativa comunitaria. L'ENAC, nel rispetto delle normative tecniche internazionali e comunitarie, disciplina, d'intesa con i Ministeri della difesa e della salute, la certificazione medica del personale di volo e non di volo. L'ENAC provvede alla certificazione del personale addetto alla manutenzione di impianti, sistemi ed apparati per la navigazione aerea.
Art. 735 (Obbligo di esibizione di licenze e di attestati).
- I titolari di licenze e di attestati hanno l'obbligo di esibirli al personale dell'ENAC, nel corso di attività ispettive o di controllo, e alle competenti autorità straniere sul territorio degli Stati esteri secondo le convenzioni internazionali.".
2. Gli articoli da 736 a 742 del codice della navigazione sono abrogati.
Articolo 5.
Delle distinzioni degli aeromobili
1. L'articolo 743 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 743 (Nozione di aeromobile). - Per aeromobile si intende ogni macchina destinata al trasporto per aria di persone o cose. Le distinzioni degli aeromobili, secondo le loro caratteristiche tecniche e secondo il loro impiego, sono stabilite dall'ENAC con propri regolamenti e, comunque, dalla normativa speciale in materia. Non sono considerati aeromobili gli apparecchi utilizzati per il volo da diporto o sportivo, di cui alla legge 25 marzo 1985, n. 106.".
2. All'articolo 744 [8], primo comma, del codice della navigazione sono soppresse le seguenti parole: ", alla posta" e le parole: "alla Polizia" sono sostituite dalle seguenti: "alle Forze di polizia dello Stato".
3. All'articolo 744 del codice della navigazione è aggiunto, in fine, il seguente comma: "Sono equiparati agli aeromobili di Stato gli aeromobili utilizzati, anche occasionalmente, da soggetti pubblici o privati, che svolgono la propria attività per la tutela della sicurezza nazionale".
4. L'articolo 745 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 745 (Aeromobili militari). - Sono militari gli aeromobili considerati tali dalle leggi speciali e comunque quelli, progettati dai costruttori secondo caratteristiche costruttive di tipo militare, destinati ad essere utilizzati dalle Forze armate. Gli aeromobili militari sono ammessi alla navigazione, certificati ed immatricolati nei registri degli aeromobili militari dalla competente Direzione generale del Ministero della difesa.".
5. L'articolo 746 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 746 (Aeromobili equiparabili a quelli di Stato). - Salvo quanto disposto dell'articolo 744, quarto comma, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti può, con proprio provvedimento, equiparare agli aeromobili di Stato quegli aeromobili che, pur appartenendo a privati ed essendo da questi esercitati, siano adibiti a un servizio di Stato di carattere non commerciale. Il provvedimento stabilisce limiti e modalità dell'equiparazione ed indica la categoria di aeromobile di Stato cui essa si riferisce. L'equiparazione rende applicabili le disposizioni relative alla categoria cui essa si riferisce e le altre disposizioni indicate nel provvedimento. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri può essere equiparata all'attività svolta dagli aeromobili di Stato l'attività di volo esercitata nell'interesse delle autorità e delle istituzioni pubbliche.".
6. L'articolo 747 del codice della navigazione è abrogato.
7. L'articolo 748 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 748 (Norme applicabili). - Salva diversa disposizione, non si applicano le norme del presente codice agli aeromobili militari, di dogana, delle Forze di polizia dello Stato e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché agli aeromobili previsti nel quarto comma dell'articolo 744. L'utilizzazione degli aeromobili di cui all'articolo 744, quarto comma, comporta l'esenzione da qualsiasi tassa, diritto o tariffa, nonché il diritto di priorità nell'utilizzazione delle strutture aeroportuali. Lo svolgimento delle operazioni di volo da parte degli aeromobili di cui al primo comma è effettuato garantendo un adeguato livello di sicurezza, individuato secondo le speciali regolamentazioni adottate dalle competenti Amministrazioni dello Stato. Le norme del presente codice, salva diversa specifica disposizione, non si applicano al personale, ai mezzi, agli impianti ed alle infrastrutture appartenenti al Ministero della difesa ed agli altri Ministeri che impiegano aeromobili di Stato di loro proprietà.".
Articolo 6.
Dell'ammissione dell'aeromobile alla navigazione
1. Il capo II del titolo V del libro I della parte II del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Capo II Dell'ammissione dell'aeromobile alla navigazione Art. 749 (Ammissione degli aeromobili alla navigazione). - Sono ammessi alla navigazione gli aeromobili immatricolati mediante iscrizione nel registro aeronautico nazionale ed abilitati nelle forme previste dal presente codice. Sono altresì ammessi alla navigazione gli aeromobili non immatricolati, nonché quelli già immatricolati di cui all'articolo 744, quarto comma, muniti di marche temporanee ai sensi dell'articolo 754. Le condizioni per l'effettuazione degli esperimenti di volo degli aeromobili sono disciplinate dai regolamenti dell'ENAC.
Art. 750 (Iscrizione ed identificazione degli aeromobili).
- Gli aeromobili sono iscritti nel registro aeronautico nazionale tenuto dall'ENAC, se rispondono ai requisiti di nazionalità di cui all'articolo 756. L'iscrizione è richiesta dal proprietario che risponde ai requisiti previsti dall'articolo 756. L'aeromobile è identificato dalle marche di nazionalità e di immatricolazione.
Art. 751 (Aeromobili iscritti in registri di altri Stati).
- Non possono ottenere l'immatricolazione gli aeromobili che risultino già iscritti in registri aeronautici di altri Stati.
Art. 752 (Marca di nazionalita).
- Gli aeromobili iscritti nel registro aeronautico nazionale hanno la marca di nazionalità costituita dalla lettera maiuscola I.
Art. 753 (Marca di immatricolazione).
- La marca di immatricolazione è composta da un gruppo di quattro lettere, è assegnata dall'ENAC e deve essere diversa per ogni aeromobile.
Art. 754 (Assegnazione di marche temporanee).
- Su richiesta del costruttore, sono assegnate al costruttore medesimo marche temporanee per identificare aeromobili non immatricolati, di sua proprietà o nella sua disponibilità, che siano già iscritti nel registro delle costruzioni, allo scopo di effettuare l'attività di volo per prove, esperimenti, dimostrazioni, nonché consegna ad acquirenti. Sono, altresì, assegnate marche temporanee agli aeromobili, non ancora immatricolati, di proprietà di soggetti rispondenti ai requisiti previsti dall'articolo 756, che ne dispongono a scopo di vendita, nonché, per esigenze di sicurezza nazionale, agli aeromobili di cui all'articolo 744, quarto comma, anche se già immatricolati.
Art. 755 (Certificato di immatricolazione).
- Il certificato di immatricolazione è rilasciato dall'ENAC ed enuncia i contrassegni di individuazione dell'aeromobile, il tipo e le caratteristiche principali, le generalità del proprietario, l'aerodromo di abituale ricovero dell'aeromobile, nonché le altre indicazioni richieste dai regolamenti dell'ENAC. Sono annotate sul certificato tutte le variazioni che comportano modificazioni dei dati indicati nel primo comma.
Art. 756 (Requisiti di nazionalità degli aeromobili).
- Rispondono ai requisiti di nazionalità richiesti per l'iscrizione nel registro aeronautico nazionale gli aeromobili che appartengono in tutto od in parte maggioritaria:
a) allo Stato, alle regioni, alle province, ai comuni e ad ogni altro ente pubblico e privato italiano o di altro Stato membro dell'Unione europea;
b) ai cittadini italiani o di altro Stato membro dell'Unione europea;
c) a società costituite o aventi una sede in Italia o in un altro Stato membro dell'Unione europea il cui capitale appartenga in tutto od in parte maggioritaria a cittadini italiani o di altro Stato membro dell'Unione europea, ovvero a persone giuridiche italiane o di altro Stato membro dell'Unione europea aventi le stesse caratteristiche di compagine societaria e il cui presidente, la maggioranza degli amministratori e l'amministratore delegato siano cittadini italiani o di altro Stato membro dell'Unione europea. L'ENAC, in deroga a quanto previsto dal primo comma, può, con provvedimento motivato, consentire l'iscrizione nel registro aeronautico nazionale di aeromobili dei quali le società titolari di una licenza di esercizio abbiano l'effettiva disponibilità, ancorchè non ne siano proprietarie. In tale caso, nel registro aeronautico nazionale e nel certificato di immatricolazione deve essere fatto risultare, in aggiunta alle indicazioni di cui all'articolo 755, il titolo, diverso dalla proprietà, in base al quale l'iscrizione è effettuata. Gli obblighi che il presente titolo pone a carico del proprietario, in relazione all'ammissione dell'aeromobile alla navigazione, sono trasferiti sul soggetto che ha l'effettiva disponibilità dell'aeromobile. La proprietà ed i diritti reali di garanzia sugli aeromobili di cui al secondo comma sono disciplinati dalla legge italiana.
Art. 757 (Perdita dei requisiti di nazionalità).
- La perdita dei requisiti di nazionalità, ove non ricorrono le condizioni previste dall'articolo 756, secondo comma, comporta la cancellazione dell'aeromobile dal registro aeronautico nazionale. L'ENAC esegue la cancellazione dell'aeromobile dal registro di iscrizione ai sensi dell'articolo 760.
Art. 758 (Perdita dei requisiti di nazionalità nei casi di successione e di aggiudicazione).
- Quando l'aeromobile nazionale pervenga ad un soggetto privo dei requisiti di cui all'articolo 756 a causa di morte, l'erede o il legatario, entro otto giorni dall'accettazione dell'eredità o dall'acquisto del legato, deve farne denuncia all'ENAC, il quale procede a norma dell'articolo 760, commi dal terzo al settimo. Le stesse norme si applicano nel caso di aggiudicazione dell'aeromobile ad un soggetto privo dei requisiti di cui all'articolo 756. Il termine per la denuncia decorre dal giorno dell'aggiudicazione.
Art. 759 (Demolizione e smantellamento dell'aeromobile).
- Il proprietario che intende procedere alla demolizione dell'aeromobile deve darne comunicazione all'ENAC. L'ENAC, ricevuta la comunicazione di cui al primo comma, procede alla pubblicazione, mediante affissione nell'ufficio periferico dell'ENAC avente giurisdizione sul luogo di abituale ricovero dell'aeromobile ed annotazione nel registro aeronautico nazionale, di un avviso col quale si invitano gli interessati a fare valere entro sessanta giorni dall'annotazione i loro diritti. Se entro il termine di cui al secondo comma sono promosse presso l'ENAC formali opposizioni da parte di creditori, con l'indicazione e la quantificazione dei crediti vantati, degli interessi e delle spese sostenute, o se sull'aeromobile risultano iscritti diritti reali o di garanzia, l'ENAC autorizza la demolizione solamente dopo che l'opposizione sia stata respinta con sentenza passata in giudicato, o i creditori iscritti abbiano prestato consenso alla cancellazione dei diritti reali o di garanzia e siano stati soddisfatti gli altri creditori opposti o i diritti estinti, ovvero, in mancanza, dopo che il proprietario abbia provveduto al deposito di fideiussione bancaria, vincolata al pagamento dei crediti privilegiati nell'ordine indicato dagli articoli 556 e 1023, nonché degli altri diritti fatti valere nel termine previsto dal secondo comma. Il valore della fideiussione di cui al presente comma corrisponde alla somma dei crediti opposti maggiorata degli interessi legali e delle spese legali risultanti dall'atto di opposizione, fino a un limite massimo pari al valore dell'aeromobile accertato dai competenti organi dell'ENAC. In caso di particolare urgenza, l'ENAC può autorizzare, su richiesta motivata del proprietario, la demolizione anche prima della scadenza del termine di cui al secondo comma, subordinatamente all'assenza o all'avvenuto soddisfacimento od estinzione dei crediti e dei diritti reali o di garanzia risultanti dai registri, nonché al deposito di fideiussione bancaria a garanzia di eventuali diritti non trascritti, pari al valore dell'aeromobile accertato dai competenti organi dell'ENAC. L'ENAC stabilisce in via generale con proprio regolamento le condizioni e le modalità in base alle quali può essere presentata la fideiussione di cui al terzo e quarto comma. L'autorizzazione non è rilasciata se la demolizione può pregiudicare lo svolgimento di attività di analisi e indagini per la sicurezza aerea. Ottenuta l'autorizzazione alla demolizione, le operazioni di smantellamento dell'aeromobile devono essere autorizzate dall'ENAC il quale ne stabilisce le modalità in conformità ai propri regolamenti. L'ENAC accerta la demolizione e provvede ai sensi dell'articolo 760.
Art. 760 (Cancellazione dell'aeromobile dal registro).
- L'aeromobile è cancellato dal registro d'iscrizione quando:
a) è perito o si presume perito;
b) è stato demolito; c) ha perduto i requisiti di nazionalità richiesti nell'articolo 756;
d) è stato iscritto in un registro di altro Stato;
e) è stato riconsegnato al proprietario nei casi previsti dall'articolo 756, secondo comma;
f) il proprietario ne fa domanda, al fine di iscrivere l'aeromobile nel registro di altro Stato membro dell'Unione europea. La cancellazione dell'aeromobile deve essere richiesta dal proprietario o dai soggetti che hanno l'effettiva disponibilità dell'aeromobile, ai sensi dell'articolo 756, secondo comma, i quali provvedono, inoltre, a riconsegnare i certificati di immatricolazione e di navigabilità. Nei casi di cui alle lettere c) e d) del primo comma, l'ENAC, ricevuta la richiesta di cancellazione, procede alla pubblicazione, mediante affissione nel proprio ufficio periferico avente giurisdizione sul luogo di abituale ricovero dell'aeromobile ed annotazione nel registro aeronautico nazionale, di un avviso col quale si invitano gli interessati a far valere entro sessanta giorni dall'annotazione i loro diritti. Se entro il termine di cui al terzo comma sono promosse presso l'ENAC formali opposizioni da parte di creditori, con l'indicazione e la quantificazione dei crediti vantati, degli interessi e delle spese sostenute, o se sull'aeromobile risultano iscritti diritti reali o di garanzia, l'ENAC esegue la cancellazione solamente dopo l'avveramento delle condizioni e secondo le procedure di cui al terzo e quinto comma dell'articolo 759. In caso di particolare urgenza, si applicano le disposizioni di cui al quarto e quinto comma dell'articolo 759. Nel caso di cui alla lettera f) del primo comma, il proprietario, che intende alienare l'aeromobile o che, mantenendone la proprietà, intende cancellarlo dal registro aeronautico nazionale per l'iscrizione in un registro di un altro Stato dell'Unione europea, deve fare dichiarazione all'ENAC. L'ENAC, subordinatamente all'assenza o all'avvenuto soddisfacimento od estinzione dei crediti o diritti reali o di garanzia risultanti dal registro aeronautico nazionale, procede alla cancellazione dell'aeromobile, previo ritiro dei certificati di immatricolazione e di navigabilità. Dell'avvenuta cancellazione deve essere data immediata comunicazione al Fondo di previdenza per il personale di volo dipendente dalle aziende di navigazione aerea, nonché pubblicità mediante affissione nell'ufficio periferico dell'ENAC avente giurisdizione sul luogo di abituale ricovero dell'aeromobile ed annotazione nel registro aeronautico nazionale. Nel caso di cui al sesto comma, il termine di estinzione dei privilegi sull'aeromobile decorre dalla data di cancellazione. La cancellazione dell'aeromobile può essere anche disposta d'ufficio.
Art. 761 (Perdita presunta).
- Quando dal giorno dell'ultima notizia sono trascorsi tre mesi, l'aeromobile si presume perito nel giorno successivo a quello al quale risale l'ultima notizia.". 2. L'articolo 762 del codice della navigazione è abrogato.
Articolo 7.
Della navigabilità dell'aeromobile
1. L'articolo 764 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 764 (Certificato di navigabilità). - L'idoneità dell'aeromobile alla navigazione aerea è attestata dal certificato di navigabilità. Il certificato di navigabilità abilita l'aeromobile alla navigazione.".
2. L'articolo 766 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 766 (Rilascio del certificato di navigabilita). - Il certificato di navigabilità è rilasciato conformemente alla normativa comunitaria.".
3. L'articolo 767 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 767 (Certificato di omologazione). - Il certificato di omologazione del tipo di aeromobile attesta la rispondenza alla normativa comunitaria ed ai regolamenti di sicurezza emanati in applicazione degli obblighi internazionali derivanti dalla Convenzione relativa all'aviazione civile internazionale stipulata a Chicago il 7 dicembre 1944, resa esecutiva con decreto legislativo 6 marzo 1948, n. 616, ratificato con legge 17 aprile 1956, n. 561, e relativi annessi.".
4. L'articolo 768 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 768 (Visite ed ispezioni). - L'ENAC provvede, conformemente alla disciplina comunitaria ed ai propri regolamenti, a ispezioni e visite degli aeromobili, per l'accertamento delle condizioni di navigabilità e di impiego. La spesa delle visite e delle ispezioni è a carico dell'esercente.".
5. L'articolo 769 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 769 (Visite ed ispezioni all'estero). - All'estero, le visite e le ispezioni di cui all'articolo 768 per gli aeromobili nazionali sono eseguite dall'ENAC ovvero dagli enti stranieri con i quali siano stipulati accordi a tale fine.".
6. L'articolo 770 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 770 (Efficacia probatoria dei certificati rilasciati dall'ENAC). - I certificati e ogni altra attestazione tecnica rilasciati dall'ENAC fanno fede fino a prova contraria.".
7. Gli articoli 858 e 859 del codice della navigazione sono abrogati.
Articolo 8.
Dei documenti dell'aeromobile
1. L'articolo 771 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 771 (Documenti di bordo). - Gli aeromobili devono avere a bordo durante il volo:
a) il certificato di immatricolazione;
b) il certificato di navigabilità;
c) il giornale di bordo;
d) le certificazioni relative alle assicurazioni obbligatorie;
e) i documenti doganali e sanitari e gli altri documenti, ove prescritti da leggi e regolamenti. Gli aeromobili non impiegati in attività di trasporto pubblico sono esenti dall'obbligo di tenere il giornale di bordo.".
2. L'articolo 772 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 772 (Giornale di bordo). - Sul giornale di bordo devono essere annotati gli eventi indicati nell'articolo 835, i testamenti e ogni altro fatto di particolare importanza.".
3. L'articolo 773 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 773 (Libri dell'aeromobile). - Gli aeromobili devono essere provvisti del libretto dell'aeromobile, del motore e dell'elica, su cui eseguire le annotazioni relative all'esercizio.".
4. L'articolo 774 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 774 (Tenuta dei libri). - L'esercente tiene i libri e vi esegue le annotazioni, in conformità ai regolamenti dell'ENAC.".
Articolo 9.
Dell'ordinamento dei servizi aerei
1. Il titolo VI del libro I della parte II del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Titolo VI DELL'ORDINAMENTO DEI SERVIZI AEREI Capo I Dei servizi aerei intracomunitari Art. 776 (Servizi aerei intracomunitari a titolo oneroso di linea e non di linea). - Salvo quanto disposto al capo III, sono ammessi ad effettuare a titolo oneroso servizi di trasporto aereo di passeggeri, posta o merci, di linea e non di linea, su rotte intracomunitarie, i vettori aerei che hanno ottenuto una licenza di esercizio, nonché, preventivamente, una certificazione quale operatore aereo, secondo le disposizioni di cui al presente capo e alla normativa comunitaria.
Art. 777 (Certificato di operatore aereo).
- Il certificato di operatore aereo è rilasciato dall'ENAC e attesta che l'operatore possiede la capacità professionale e l'organizzazione aziendale necessarie ad assicurare l'esercizio dei propri aeromobili in condizioni di sicurezza per le attività aeronautiche in esso specificate. Il contenuto, le limitazioni, le modalità per il rilascio, il rinnovo ed eventuali variazioni sono determinati dall'ENAC sulla base dei propri regolamenti. Il certificato di operatore aereo non è cedibile.
Art. 778 (Rilascio della licenza di esercizio).
- La licenza di esercizio è rilasciata dall'ENAC ai soggetti di cui al secondo comma, stabiliti nel territorio italiano secondo le disposizioni di cui al regolamento (CEE) n. 2407/92 del Consiglio, del 23 luglio 1992, e successive modificazioni, la cui attività principale consista nel trasporto aereo, esclusivamente oppure in combinazione con qualsiasi altra attività commerciale che comporti l'esercizio oppure la riparazione o la manutenzione di aeromobili. La licenza di esercizio è rilasciata a:
a) soggetti pubblici o privati italiani o di altro Stato membro dell'Unione europea; cittadini italiani o di altro Stato membro dell'Unione europea;
b) società costituite in Italia o in un altro Stato membro dell'Unione europea, il cui capitale appartenga, sia direttamente che attraverso una partecipazione maggioritaria, ad enti, persone fisiche o giuridiche italiane o di altro Stato membro dell'Unione europea, aventi le medesime caratteristiche di compagine societaria. Sono fatti salvi gli accordi e le convenzioni di cui la Comunità europea è parte contraente. Il soggetto richiedente il rilascio della licenza deve fornire adeguata prova del possesso dei requisiti amministrativi, finanziari e assicurativi di cui al citato regolamento (CEE) n. 2407/92. Il soggetto richiedente il rilascio della licenza deve dimostrare di disporre di uno o più aeromobili, o in base a un titolo di proprietà o in base a un contratto di utilizzazione dell'aeromobile previamente approvato dall'ENAC, ai sensi degli articoli 8 e 10 del regolamento (CEE) n. 2407/92, e dei regolamenti in materia. Quando il rilascio della licenza non è richiesto dal proprietario dell'aeromobile, all'atto della richiesta il richiedente deve consegnare copia autentica del titolo che consente l'utilizzazione dell'aeromobile e dal quale risulti l'avvenuta approvazione di cui al quarto comma. Le condizioni per il rilascio, le formalità e la validità della licenza sono subordinate al possesso di un valido certificato di operatore aereo che specifichi le attività contemplate dalla licenza stessa.
Art. 779 (Mantenimento della licenza di esercizio).
- La licenza resta valida fino a quando il vettore aereo soddisfa i requisiti di cui all'articolo 778, alla legge, ai regolamenti. La vigilanza sull'attività del vettore aereo e la verifica circa il possesso continuativo dei requisiti necessari per il rilascio della licenza di esercizio spetta all'ENAC. L'ENAC, un anno dopo il rilascio e, successivamente, ogni cinque anni, verifica la permanenza dei requisiti necessari per il rilascio della licenza. La licenza può essere sospesa in qualsiasi momento dall'ENAC, qualora il vettore non sia in grado di assicurare il rispetto dei requisiti previsti per il rilascio della licenza stessa. Qualora risulti che il vettore titolare della licenza non sia più in grado di fare fronte ai propri impegni effettivi e potenziali, la licenza è revocata dall'ENAC. Il servizio per il quale è stata rilasciata la licenza non può essere ceduto, nemmeno in parte, senza il preventivo assenso dell'ENAC.
Art. 780 (Condivisione di codici di volo e accordi commerciali fra vettori).
- La combinazione di più trasporti aerei che utilizzano lo stesso codice di volo ed ogni altro accordo commerciale fra vettori sono consentiti a condizione del rispetto delle regole di concorrenza, dei requisiti di sicurezza prescritti, nonché dell'assolvimento degli obblighi di informazione di cui all'articolo 943.
Art. 781 (Diritti di traffico).
- Per lo svolgimento dei servizi aerei di linea e non di linea di cui al presente capo sono riconosciuti ai vettori aerei titolari di licenza comunitaria diritti di traffico sulle rotte all'interno del territorio nazionale ai sensi del regolamento (CEE) n. 2408/92 del Consiglio, del 23 luglio 1992, e successive modificazioni.
Art. 782 (Oneri di servizio pubblico).
- Nel caso in cui l'offerta dei servizi aerei non garantisca il diritto alla mobilità previsto dall'articolo 16 della Costituzione, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti può imporre oneri di servizio pubblico, con procedure trasparenti e non discriminatorie, riguardo a servizi aerei di linea effettuati verso un aeroporto situato sul territorio nazionale che serve una regione periferica o in via di sviluppo all'interno del territorio nazionale o riguardo ad una rotta a bassa densità di traffico verso un qualsiasi aeroporto regionale nel territorio nazionale, qualora tale rotta sia considerata essenziale per lo sviluppo economico della regione in cui si trova l'aeroporto stesso.
Art. 783 (Tutela del consumatore).
- La qualità dei servizi di trasporto aereo offerti dai vettori, titolari della licenza di esercizio, è stabilita dall'ENAC.
Capo II
Dei servizi aerei extracomunitari
Art. 784 (Servizi di trasporto aereo di linea extracomunitari).
- I servizi di trasporto aereo di linea extracomunitari di passeggeri posta e/o merci sono disciplinati da accordi internazionali con Stati, la cui autorità per l'aviazione civile abbia un sistema regolamentare di certificazione e di sorveglianza tecnica per lo svolgimento dei servizi di trasporto aereo, atta a garantire un livello di sicurezza conforme a quello previsto dalla Convenzione relativa all'aviazione civile internazionale stipulata a Chicago il 7 dicembre 1944, resa esecutiva con decreto legislativo 6 marzo 1948, n. 616, ratificato con legge 17 aprile 1956, n. 561.
Art. 785 (Vettori designati).
- I servizi di trasporto aereo, di cui all'articolo 784, sono svolti, per parte italiana, da uno o più vettori aerei designati, muniti di valida licenza di esercizio rilasciata dall'ENAC o da uno Stato membro dell'Unione europea, provvisti di mezzi finanziari, tecnici e assicurativi sufficienti a garantire il regolare svolgimento dei collegamenti in condizioni di sicurezza. I rapporti fra l'ENAC e i vettori designati sono regolati da una convenzione, ove sono stabilite le condizioni di esercizio del servizio, nonché gli obblighi dei vettori medesimi. La scelta dei vettori è effettuata dall'ENAC sulla base di criteri preventivamente stabiliti e resi pubblici e mediante procedure trasparenti e non discriminatorie. I vettori designati non possono cedere, né in tutto né in parte, il servizio assunto senza la preventiva autorizzazione dell'ENAC, pena la decadenza dell'esercizio del servizio ceduto. Oltre all'ipotesi di cui al quarto comma, il vettore designato decade dal servizio:
a) quando non ha iniziato l'esercizio nel giorno indicato dalla convenzione, a meno che il ritardo non sia derivato da causa a lui non imputabile;
b) negli altri casi indicati dalla convenzione.
Per gravi motivi di pubblico interesse, l'ENAC può sospendere l'esercizio del servizio da parte del vettore designato ovvero revocare la designazione. La vigilanza sull'attività dei vettori designati è esercitata dall'ENAC.
Art. 786 (Riserva di cabotaggio comunitario).
- I servizi di trasporto aereo di linea fra aeroporti nazionali, in arrivo o in partenza da aeroporti extracomunitari, sono riservati a vettori muniti di licenza comunitaria, salvo quanto diversamente stabilito da convenzioni internazionali.
Art. 787 (Servizi di trasporto aereo non di linea non disciplinati da accordi internazionali).
- I servizi extracomunitari non di linea sono consentiti, a condizione di reciprocità, ai vettori aerei titolari di licenza comunitaria e ai vettori dello Stato con il quale si svolge il traffico. L'ENAC può imporre ai vettori non muniti di licenza comunitaria, per l'effettuazione dei voli, prescrizioni tecniche ed amministrative, ivi comprese quelle che riguardano la prevenzione degli attentati contro la sicurezza per l'aviazione civile. Qualora il vettore non soddisfi le prescrizioni di cui al secondo comma, l'ENAC può vietare l'accesso del vettore medesimo allo spazio aereo nazionale. L'ENAC stabilisce con regolamento la modalità di espletamento dei servizi di trasporto aereo non di linea.
Art. 788 (Diritti di traffico).
- I diritti di traffico relativi a rotte internazionali destinate a territori esterni all'Unione europea sono attribuiti dall'ENAC nel rispetto dei principi della libera concorrenza e con l'intento di assicurare il massimo livello di qualità del servizio affidato, secondo criteri trasparenti e non discriminatori in relazione alla capacità finanziaria, tecnico-operativa, organizzativa e commerciale del vettore richiedente. Se l'accordo internazionale concluso prevede limitazioni all'esercizio dei diritti di traffico od al numero di vettori comunitari che possono essere designati per l'accesso a tali diritti, l'ENAC ripartisce i diritti di traffico fra i vettori comunitari ammessi a fruirne mediante procedure trasparenti e non discriminatorie.
Capo III
Del lavoro aereo, delle scuole di pilotaggio dei servizi aerei minori
Art. 789 (Lavoro aereo per conto di terzi).
- I servizi di lavoro aereo per conto di terzi sono esercitati da soggetti titolari di una licenza di esercizio rilasciata dall'ENAC, alle condizioni e nei limiti stabiliti dal presente capo, nonché dai regolamenti dell'ENAC.
Art. 790 (Licenza di esercizio).
- La licenza di esercizio prevista dall'articolo 789 è rilasciata soltanto ai soggetti e alle società indicate nell'articolo 778. Ai fini del rilascio delle licenze di lavoro aereo, in materia di proprietà e di disponibilità degli aeromobili, si applicano le disposizioni di cui al capo I. La durata, le condizioni di mantenimento, la sospensione e la revoca delle licenze di cui al presente capo sono determinate dall'ENAC con proprio regolamento. Il servizio per il quale è stata rilasciata la licenza non può essere ceduto, nemmeno in parte, senza il preventivo assenso dell'ENAC.".
2. L'articolo 791 del codice della navigazione è abrogato.
Articolo 10.
Della polizia della navigazione
1. L'articolo 792 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 792 (Funzioni di polizia e di vigilanza). - Le funzioni di polizia e di vigilanza della navigazione aerea sono esercitate dall'ENAC.".
2. L'articolo 793 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 793 (Divieti di sorvolo). - L'ENAC può vietare il sorvolo su determinate zone del territorio nazionale per motivi di sicurezza. Quando ricorrono motivi militari ovvero di sicurezza o di ordine pubblico, l'ENAC, su richiesta della competente amministrazione, vieta il sorvolo su determinate zone del territorio nazionale. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti può, altresì, vietare la navigazione aerea su tutto il territorio nazionale, per eccezionali motivi di interesse pubblico.".
3. L'articolo 794 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Gli aeromobili stranieri, ad eccezione di quelli militari, di dogana e di polizia, possono sorvolare il territorio nazionale a condizione di reciprocità ovvero quando ciò sia stabilito dalla normativa comunitaria o da convenzioni internazionali, salva la facoltà dell'ENAC di rilasciare autorizzazioni temporanee. Gli aeromobili stranieri militari, di dogana e di polizia non possono sorvolare il territorio nazionale senza una speciale autorizzazione del Ministero della difesa.".
4. Il primo comma dell'articolo 796 del codice della navigazione [9] è sostituito dal seguente: "L'aeromobile nazionale non può circolare se non porta impresse le marche di nazionalità e di immatricolazione, in conformità ai regolamenti dell'ENAC.".
5. L'articolo 798 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 798 (Obbligo di assicurazione). - L'aeromobile non può circolare, se non sono state stipulate e non sono in corso di validità le assicurazioni obbligatorie previste dal presente codice e dalla normativa comunitaria.".
Articolo 11.
Della partenza e dell'arrivo degli aeromobili
1. L'articolo 799 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 799 (Partenza e approdo degli aeromobili). - La partenza e l'approdo degli aeromobili si effettuano su aree destinate al decollo e all'atterraggio, aventi caratteristiche di sicurezza che soddisfano i requisiti e le prescrizioni stabiliti dall'ENAC. Quando le particolari strutture tecniche dell'aeromobile impongono in via esclusiva l'utilizzazione degli aeroporti, la partenza e l'approdo dell'aeromobile stesso si effettuano soltanto in un aeroporto.".
2. L'articolo 800 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 800 (Aeromobili diretti all'estero). - Gli aeromobili diretti all'estero possono partire soltanto dagli aeroporti doganali, salvo speciale autorizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Si considera diretto all'estero l'aeromobile destinato a uscire dal territorio doganale dell'Unione europea. Gli aeromobili diretti verso Stati membri dell'Unione europea senza scalo intermedio possono decollare da aerodromi non doganali, purchè gli occupanti siano in possesso di documenti validi di riconoscimento.".
3. L'articolo 801 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 801 (Controllo degli aeromobili). - L'ENAC effettua visite di controllo sugli aeromobili in base ai programmi nazionali e comunitari e verifica i documenti di bordo obbligatori.".
4. L'articolo 802 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 802 (Divieto di partenza). - L'ENAC vieta la partenza degli aeromobili quando, a seguito dei controlli previsti dall'articolo 801, emergono situazioni di pregiudizio per la sicurezza della navigazione aerea, nonché quando risultano violati gli obblighi previsti dalle norme di polizia e per la sicurezza della navigazione, ovvero quando risulta accertato dalle autorità competenti che l'esercente ed il comandante non hanno adempiuto agli obblighi previsti dalla normativa di interesse pubblico in materia sanitaria e doganale. Fermo restando quanto stabilito dall'articolo 1058, l'ENAC, anche su segnalazione del gestore aeroportuale o della società Enav, vieta altresì la partenza degli aeromobili quando risultano violati gli obblighi relativi al pagamento delle tasse, dei diritti e dei corrispettivi dovuti, comprese le tariffe spettanti alla società Enav.".
5. L'articolo 804 del codice della navigazione è abrogato. 6. L'articolo 805 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 805 (Approdo di aeromobili provenienti dall'estero). - Gli aeromobili provenienti dall'estero possono approdare soltanto negli aeroporti abilitati secondo le norme doganali o sanitarie, salvo quanto previsto dagli accordi internazionali e salvo speciale autorizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sentite le Amministrazioni interessate. Si considera proveniente dall'estero l'aeromobile che entra nel territorio doganale dell'Unione europea. Gli aeromobili provenienti da Stati membri dell'Unione europea senza scalo intermedio possono atterrare su aerodromi non doganali, purchè gli occupanti siano in possesso di documenti validi di riconoscimento; di tale circostanza è fatta menzione nel piano di volo.".
7. L'articolo 806 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 806 (Limitazioni all'utilizzazione degli aerodromi). - L'ENAC, quando lo richiedono motivi di sicurezza per la navigazione o di ordine sanitario ovvero altri gravi motivi di pubblico interesse, vieta o limita l'utilizzazione degli aerodromi. Il gestore aeroportuale segnala all'ENAC le variazioni di agibilità e funzionalità degli impianti e dei servizi aeroportuali che possono determinare l'adozione dei provvedimenti previsti al primo comma. Analoga segnalazione è effettuata, in caso di limitazioni intervenute per i servizi di assistenza al volo, dal soggetto fornitore dei servizi medesimi.".
8. L'articolo 807 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 807 (Utilizzazione degli aeroporti coordinati). - La partenza e l'approdo di aeromobili negli aeroporti coordinati, come definiti dalla normativa comunitaria, sono subordinati all'assegnazione della corrispondente banda oraria ad opera del soggetto allo scopo designato. L'assegnazione delle bande orarie, negli aeroporti coordinati, avviene in conformità delle norme comunitarie e dei relativi provvedimenti attuativi".
Articolo 12.
Della polizia di bordo
1. Gli articoli 812, 813 e 814 del codice della navigazione sono abrogati.
2. L'articolo 815 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 815 (Imbarco di passeggeri infermi e diversamente abili). - Per l'imbarco di passeggeri infermi e diversamente abili si osservano le norme speciali.".
3. L'articolo 816 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 816 (Imbarco di armi, munizioni e gas tossici). - L'imbarco su aeromobili di armi e munizioni e di gas tossici è sottoposto a speciale autorizzazione dell'ENAC, nel rispetto delle norme comunitarie e internazionali.".
4. Il secondo comma dell'articolo 817 del codice della navigazione èsostituito dal seguente [10]: "La consegna delle cose custodite ai sensi del primo comma è fatta all'autorità competente, dandone comunque segnalazione all'autorità di pubblica sicurezza.".
5 . L'articolo 818 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 818 (Custodia di oggetti appartenenti a persone morte o scomparse in viaggio). - Gli oggetti appartenuti a persone morte o scomparse durante il viaggio sono custoditi dal comandante dell'aeromobile fino al luogo di primo approdo e ivi consegnati all'autorità competente, dandone comunque segnalazione all'autorità di pubblica sicurezza.".
6. L'articolo 819 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 819 (Getto da aeromobili in volo). - Fuori del caso di necessità, è vietato il getto da aeromobili in volo di oggetti o materie, che non siano zavorra regolamentare, senza autorizzazione dell'ENAC. Rimane ferma in ogni caso la responsabilità per danni a terzi sulla superficie.".
7. Gli articoli 820, 821 e 822 del codice della navigazione sono abrogati.
Articolo 13.
Degli incidenti aeronautici in mare
1. L'articolo 830 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 830 (Incidenti aeronautici in mare). - Qualora si verifichi un incidente ovvero un inconveniente aeronautico in mare, l'autorità che ne ha notizia informa immediatamente l'autorità marittima, sede di organismo preposto al soccorso marittimo ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 settembre 1994, n. 662, l'ENAC e l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. L'organismo preposto al soccorso marittimo provvede, ai sensi e secondo le modalità del decreto del Presidente della Repubblica 28 settembre 1994, n. 662, alle operazioni di ricerca e salvataggio delle persone ed invia apposito rapporto sugli interventi effettuati e sui soccorsi prestati, nonché ogni utile elemento, all'ENAC e all'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo per i relativi accertamenti e le incombenze di competenza.".
Articolo 14.
Degli atti di stato civile in corso di navigazione
1. L'articolo 834 del codice della navigazione è abrogato.
2. L'articolo 835 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 835 (Nascite, morti e scomparizioni da bordo). - Il comandante dell'aeromobile prende nota sul giornale di bordo delle nascite e delle morti avvenute a bordo, nonché delle scomparizioni da bordo di persone e ne fa dichiarazione, nel luogo di primo approdo, alla struttura periferica dell'ENAC. All'estero la dichiarazione di cui al primo comma è presentata all'autorità consolare. Le autorità di cui al primo e secondo comma raccolgono con processo verbale la dichiarazione del comandante e quelle dei testimoni, indicando i criteri prescritti per la compilazione dei relativi atti di stato civile.".
3. Al primo comma dell'articolo 836 del codice della navigazione [11] le parole: "degli atti di matrimonio e" sono soppresse.
4. Il primo ed il secondo comma dell'articolo 837 del codice dellanavigazione [12] sono sostituiti dai seguenti: "In caso di perdita o di perdita presunta dell'aeromobile, alla compilazione dei processi verbali di scomparizione di persone ed alla loro trasmissione alle autorità competenti a norma delle disposizioni sull'ordinamento dello stato civile provvede la struttura periferica dell'ENAC. Se il sinistro si è verificato all'estero ovvero, in caso di perdita presunta, se l'ultimo aeroporto toccato dall'aeromobile è situato in territorio estero, i processi verbali sono compilati e trasmessi dall'autorità consolare del luogo.".
6. L'articolo 838 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 838 (Conseguenze della scomparizione). - Le conseguenze della scomparizione da bordo o per perdita dell'aeromobile sono regolate dagli articoli 211 e 212. Le competenze dell'autorità marittima sono attribuite all'autorità di pubblica sicurezza.".
Articolo 15.
Della navigazione da turismo e con alianti
1. Il titolo X del libro I della parte II del codice della navigazione è abrogato.
2. L'articolo 860 del codice della navigazione è abrogato.
3. Il secondo comma dell'articolo 864 del codice della navigazione[13] è abrogato.
4. Al primo comma dell'articolo 865 del codice della navigazione [14] le parole: "o, se trattasi di alianti libratori, mediante trascrizione nel registro matricolare dell'Aero club d'Italia" sono soppresse.
5. L'articolo 866 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 866 (Ufficio competente ad eseguire la pubblicita). - La pubblicità deve essere richiesta all'ENAC ovvero all'autorità consolare del luogo ove l'aeromobile si trova. L'autorità consolare trasmette immediatamente all'ENAC la documentazione presentata dall'interessato.".
6. Il secondo comma dell'articolo 867 del codice della navigazione[15] è abrogato.
7. Al primo comma dell'articolo 1030 [16], le parole: ", ovvero mediante trascrizione nel registro matricolare, se trattasi di alianti libratori" sono soppresse.
Articolo 16.
Della dichiarazione di esercente
1. Il primo comma dell'articolo 874 del codice della navigazione [17] è sostituito dal seguente: "Chi assume l'esercizio di un aeromobile deve preventivamente farne dichiarazione all'ENAC, nelle forme e con le modalità prescritte negli articoli da 268 a 270.".
2. L'articolo 875 del codice della navigazione e' sostituito dal seguente: "Art. 875 (Pubblicità della dichiarazione). - La dichiarazione deve essere trascritta nel registro aeronautico nazionale ed annotata sul certificato di immatricolazione. L'annotazione sul certificato di immatricolazione é fatta dall'autorità competente del luogo nel quale l'aeromobile si trova o verso il quale e' diretto, previa comunicazione da parte dell'ufficio che tiene il registro aeronautico nazionale. In caso di discordanza fra la trascrizione nel registro e l'annotazione sul certificato di immatricolazione, prevalgono le risultanze del registro.".
Articolo 17.
Dei contratti di utilizzazione dell'aeromobile
1. Il capo I e la sezione I del capo II del titolo I del libro III della parte II del codice della navigazione sono sostituiti dai seguenti: "Capo I
Della locazione
Art. 939 (Norme applicabili).
- Alla locazione di aeromobile si applicano le norme degli articoli da 376 a 383, qualora non derogate dalle disposizioni del presente capo. Le disposizioni del presente capo si applicano anche alla locazione finanziaria di aeromobile.
Art. 939-bis (Forma e pubblicità del contratto).
- Il contratto di locazione di aeromobile deve essere provato per iscritto. La prova scritta non è richiesta per le locazioni di durata inferiore a sei mesi. Il contratto di locazione di durata non inferiore a sei mesi deve essere reso pubblico mediante trascrizione nel registro aeronautico nazionale ed annotazione sul certificato di immatricolazione. La pubblicità tiene luogo della dichiarazione di esercente, di cui all'articolo 874, e si esercita nelle stesse forme e con gli stessi effetti.
Art. 939-ter (Utilizzazione occasionale dell'aeromobile).
- In caso di locazione, di comodato o comunque di conferimento del diritto di utilizzare l'aeromobile per una durata non superiore a quattordici giorni, esercente dell'aeromobile continua ad essere considerato il soggetto che ha conferito il diritto di utilizzazione. In caso di danni a terzi derivanti dall'utilizzazione dell'aeromobile ai sensi del primo comma, l'utilizzatore privato risponde in solido con chi ha conferito il diritto di utilizzazione.
Capo II
Del noleggio
Art. 940 (Norme applicabili).
- Al noleggio di aeromobile si applicano le norme degli articoli da 384 a 395, se non derogate dalle disposizioni del presente capo. Le disposizioni del presente capo si applicano anche in caso di noleggio di parte della capacità dell'aeromobile. Art. 940-bis (Forma del contratto). - Il contratto di noleggio deve essere provato per iscritto.
Art. 940-ter (Sostituibilità dell'aeromobile).
- Il noleggiante ha facoltà di sostituire in ogni momento l'aeromobile designato nel contratto con altro di identiche caratteristiche e capacità.
Art. 940-quater (Responsabilità).
- Il noleggiatore è responsabile verso i terzi per le obbligazioni contratte in occasione dell'impiego commerciale dell'aeromobile. Nei rapporti interni fra noleggiante e noleggiatore, il noleggiante assume i rischi che derivano dall'esercizio e il noleggiatore quelli relativi all'impiego commerciale dell'aeromobile.
Capo III
Del trasporto Sezione I:
Del trasporto di persone e di bagagli
Art. 941 (Norme applicabili).
- Il trasporto aereo di persone e di bagagli, compresa la responsabilità del vettore per lesioni personali del passeggero, è regolato dalle norme comunitarie ed internazionali. Si applicano, inoltre, le norme degli articoli 414 e 417. La disciplina della presente sezione si applica anche ai trasporti eseguiti da vettore non munito di licenza di esercizio.
Art. 942 (Obbligo di assicurazione).
- Il vettore aereo deve assicurare la propria responsabilità verso i passeggeri secondo la normativa comunitaria. Il passeggero danneggiato ha azione diretta contro l'assicuratore per il risarcimento del danno subito. Al vettore aereo munito di licenza di esercizio rilasciata da uno Stato non comunitario sono vietati l'atterraggio e il decollo dell'aeromobile nel territorio nazionale, finchè non presenta la prova di avere assolto all'obbligo assicurativo.
Art. 943 (Obblighi d'informazione).
- Qualora il trasporto sia effettuato da un vettore aereo diverso da quello indicato sul biglietto, il passeggero deve essere adeguatamente informato della circostanza prima dell'emissione del biglietto. In caso di prenotazione, l'informazione deve essere data al momento della conferma della prenotazione. In caso di mancata informazione, il passeggero può chiedere la risoluzione del contratto, il rimborso del biglietto e il risarcimento dei danni. Ai vettori aerei muniti di licenza di esercizio rilasciata da uno Stato non comunitario, che non adempiono agli obblighi di informazione di cui all'articolo 6 del regolamento (CE) n. 2027/97 del Consiglio, del 9 ottobre 1997, come modificato dal regolamento (CE) n. 889/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 maggio 2002, sono sospesi i diritti di traffico verso o dal territorio italiano, nei limiti e con le modalità stabiliti con regolamento dell'ENAC.
Art. 944 (Cessione del diritto al trasporto).
- Il diritto al trasporto non può essere ceduto senza il consenso del vettore, se il biglietto indica il nome del passeggero o se, mancando questa indicazione, il passeggero ha iniziato il viaggio.
Art. 945 (Impedimento del passeggero).
- Se la partenza del passeggero è impedita per causa a lui non imputabile, il contratto è risolto e il vettore restituisce il prezzo di passaggio già pagato. Se l'impedimento riguarda uno dei congiunti o degli addetti alla famiglia, che dovevano viaggiare insieme, ciascuno dei passeggeri può chiedere la risoluzione del contratto alle stesse condizioni. Al vettore deve essere data tempestiva notizia dell'impedimento e il passeggero è responsabile del danno che il vettore provi di aver sopportato a causa della ritardata notizia dell'impedimento, entro il limite massimo dell'ammontare del prezzo del biglietto.
Art. 946 (Mancata partenza del passeggero).
- Il passeggero, se non si presenta all'imbarco nel tempo stabilito, paga l'intero prezzo di passaggio. Tuttavia, il prezzo di passaggio non è dovuto e quello già pagato è restituito, se il vettore acconsente all'imbarco di un altro passeggero in sostituzione di quello non presentatosi.
Art. 947 (Impedimenti del vettore).
- In caso di negato imbarco, di soppressione o ritardo della partenza, di interruzione del viaggio, anche per cause di forza maggiore, il passeggero ha i diritti previsti dalla normativa comunitaria. L'organismo responsabile dell'applicazione della normativa comunitaria è l'ENAC, il quale stabilisce, con apposito regolamento, le misure da applicare in caso di violazione.
Art. 948 (Lista d'attesa).
- Con apposito regolamento dell'ENAC è assicurata la trasparenza nelle procedure di attuazione della lista d'attesa. Il regolamento di cui al primo comma deve prevedere che:
a) il vettore, quando inserisce un passeggero in una lista d'attesa per un certo volo, deve comunicargli il numero d'ordine a lui attribuito nella lista;
b) l'elenco dei numeri d'ordine, attribuiti a ciascun passeggero, deve essere affisso in modo visibile nella zona di registrazione prima dell'apertura della lista d'attesa;
c) i passeggeri iscritti nella lista d'attesa hanno diritto di accedere al trasporto, cui la lista si riferisce, secondo il numero d'ordine a ciascuno attribuito, fino all'esaurimento della capacità dell'aeromobile.
Art. 949 (Interruzione del viaggio del passeggero).
- Se il passeggero è costretto a interrompere il viaggio per causa a lui non imputabile, il prezzo di passaggio è dovuto in proporzione del tratto utilmente percorso. La stessa norma si applica quando l'impedimento riguarda uno dei congiunti o degli addetti alla famiglia, che stanno viaggiando insieme.
"Art. 949-bis (Responsabilità del vettore per mancata esecuzione del trasporto).
- Il vettore è responsabile dei danni derivati dalla mancata esecuzione del trasporto del passeggero o del suo bagaglio a meno che non provi che egli stesso e i suoi dipendenti e preposti hanno preso tutte le misure necessarie e possibili, secondo la normale diligenza, per evitare il danno oppure che era loro impossibile adottarle.".
2. I commi 1 e 3 dell'articolo 15 del decreto legislativo 17 marzo 1995,n. 111 [18], sono abrogati.
Articolo 18.
Dell'assicurazione obbligatoria dei passeggeri
1. Il capo I del titolo IV del libro III della parte II del codice della navigazione è abrogato.
Articolo 19.
Delle infrazioni penali e amministrative
1. Nel secondo comma dell'articolo 1129 del codice della navigazione[19], le parole: "nell'art. 751, lettera c)," sono sostituite dalle seguenti: "nell'articolo 756, primo comma, lettera c),".
2. Nel primo comma dell'articolo 1161 del codice della navigazione[20], le parole: "le disposizioni degli articoli 55, 714 e 716" sono sostituite dalle seguenti: "i vincoli cui è assoggettata la proprietà privata nelle zone prossime al demanio marittimo od agli aerodromi".
3. Nel secondo comma dell'articolo 1163 del codice della navigazione[21] le parole: "e nel secondo e terzo comma dell'articolo 723" sono soppresse.
4. Al primo comma dell'articolo 1165 del codice della navigazione [22] le parole: "723, primo comma," sono soppresse.
5. L'articolo 1181 del codice della navigazione è abrogato.
6. Il secondo comma dell'articolo 1183 del codice della navigazione[23] è sostituito dal seguente: "Chiunque demolisce una nave o un galleggiante nazionali ovvero demolisce o smantella un aeromobile nazionale, senza l'autorizzazione prescritta negli articoli 160 o 759, è punito con la sanzione amministrativa da euro cinquantuno a cinquecentosedici.".
7. All'articolo 1184 del codice della navigazione [24] sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al primo comma, il numero: "758" è sostituito dal seguente: "760";
b) al secondo comma, il numero: "759" è sostituito dal seguente: "758".
8. L'articolo 1185 del codice della navigazione è abrogato.
9. L'articolo 1188 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 1188 (Abusivo esercizio di navigazione aerea). - Chiunque esercita la navigazione aerea in violazione delle disposizioni che prescrivono il certificato di operatore aereo, la licenza di esercizio o la designazione di vettore, è punito con l'arresto fino a sei mesi ovvero con l'ammenda fino a euro milletrentadue.".
10. L'articolo 1191 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 1191 (Abusiva realizzazione o ampliamento di aerodromi). - Chiunque realizza o amplia aerodromi o altri impianti aeronautici senza l'autorizzazione prescritta nell'articolo 694 ovvero non sottopone i progetti di cui all'articolo 702 alla prevista approvazione, è punito con la sanzione amministrativa da cinquecentosedici euro a duemilasessantacinque euro.".
11. Il secondo comma dell'articolo 1200 del codice della navigazione[25] è abrogato.
12. L'articolo 1202 del codice della navigazione è abrogato.
13. All'articolo 1204 del codice della navigazione [26] sono apportate le seguenti modificazioni:
a) la rubrica è sostituita dalla seguente: "(Sorvolo di aeromobili stranieri)";
b) il secondo comma è abrogato;
c) al terzo comma le parole: "Nei casi previsti dal primo e dal secondo comma" sono soppresse.
14. Nell'articolo 1205 del codice della navigazione [27], i numeri: "818, 834, 835, 836" sono sostituiti dal seguente: "835".
15. L'articolo 1229 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 1229 (Inosservanza di ordini sul collocamento di segnali e abbattimento di ostacoli). - Chiunque non osserva gli ordini previsti negli articoli 713 e 715 è punito con la sanzione amministrativa fino a duecentosei euro.".
16. L'articolo 1230 del codice della navigazione è abrogato. 17. L'articolo 1234 del codice della navigazione è sostituito dal seguente: "Art. 1234 (Omessa assicurazione obbligatoria). - L'esercente che fa circolare l'aeromobile in violazione dell'articolo 798 è punito con la sanzione amministrativa fino a euro milletrentadue.".
Articolo 20.
Norme finali
1. In tutte le disposizioni del codice della navigazione le parole: "direttore di aeroporto", "Registro aeronautico italiano" ed "Ente nazionale della gente dell'aria" sono sostituite dalla seguente: "ENAC".
2. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico per la finanza pubblica.
3. Le disposizioni del codice della navigazione introdotte o modificate dal presente decreto legislativo entrano in vigore trascorsi centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del decreto stesso.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana.
È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addì 9 maggio 2005
CIAMPI Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri Lunardi,
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti La Malfa,
Ministro per le politiche comunitarie Martino,
Ministro della difesa Castelli,
Ministro della giustizia Scajola,
Ministro delle attività produttive
Visto, il Guardasigilli: Castelli
[1] L'articolo 76 della Costituzione regola la delega al Governo dell'esercizio delle funzione legislativa e stabilisce che essa non può avvenire se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti.
[2] L'articolo 87, comma quinto, della Costituzione conferisce
al Presidente della Repubblica il potere di promulgare le leggi e di emanare i
decreti aventi calore di legge e i regolamenti.
[3] L'articolo 2 della legge 9 novembre 2004, n. 265
(pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 10 novembre 2004, n. 264), recante:
"Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 settembre 2004,
n. 237 (Gazzetta Ufficiale 10 settembre 2004, n. 213), recante interventi
urgenti nel settore dell'aviazione civile. Delega al Governo per l'emanazione
di disposizioni correttive ed integrative del codice della navigazione",
stabilisce quanto segue: "Art. 2 (Delega all'adozione di disposizioni
successive). - 1. Al fine di migliorare il livello di tutela dei diritti del
passeggero e di sicurezza del trasporto aereo, di razionalizzare e
semplificare l'assetto normativo e regolamentare nel settore dell'aviazione
civile e delle gestioni aeroportuali, il Governo è delegato ad adottare, senza
nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e nel rispetto delle
prerogative costituzionali delle regioni e delle province autonome di Trento e
di Bolzano, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente
legge, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, uno o più decreti legislativi
per la revisione della parte aeronautica del codice della navigazione. 2.
Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il
Governo trasmette gli schemi dei decreti legislativi di cui al comma 1
corredati di relazione tecnica sugli effetti finanziari delle disposizioni in
essi contenute, ai sensi dell'art. 11-ter, comma 2, della legge 5 agosto 1978,
n. 468, e successive modificazioni, al Parlamento per l'espressione del parere
da parte delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per le
conseguenze di carattere finanziario. Ciascuna Commissione esprime il proprio
parere entro trenta giorni dalla data di assegnazione, indicando
specificatamente le eventuali disposizioni ritenute non conformi ai principi e
criteri direttivi della legge di delegazione. Il Governo entro i successivi
sessanta giorni, esaminati i pareri delle Commissioni ed acquisito il parere
della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le
province autonome di Trento e di Bolzano, ritrasmette al Parlamento, con le
sue osservazioni e con eventuali modificazioni, gli schemi dei decreti
legislativi per il parere definitivo delle Commissioni parlamentari competenti
per materia e per le conseguenze di carattere finanziario, che deve essere
espresso entro trenta giorni dall'assegnazione. 3. Entro un anno dalla data di
entrata in vigore dei decreti legislativi di cui al comma 1, nel rispetto dei
principi e dei criteri direttivi indicati e con le medesime procedure
stabilite dal presente articolo, possono essere emanate disposizioni
correttive e integrative dei decreti legislativi stessi. 4. I decreti
legislativi di cui al comma 1 e le eventuali modifiche di cui al comma 3
devono conformarsi ai principi ed ai criteri direttivi di cui al comma 5,
garantendo altresì il necessario coordinamento con la normativa comunitaria ed
internazionale e, in particolare, con gli obblighi assunti con la ratifica
della convenzione di Chicago del 7 dicembre 1944, di cui alla legge 17 aprile
1956, n. 561. 5. La delega di cui al comma 1 è esercitata nel rispetto dei
seguenti principi e criteri direttivi: a) individuazione delle diverse
responsabilità e competenze come individuate nei regolamenti (CE) n. 549/2004,
n. 550/2004, n. 551/2004 e n. 552/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 10 marzo 2004; b) disciplina delle fonti e recepimento delle norme
tecniche internazionali, anche in via amministrativa e mediante regolamenti
degli enti aeronautici preposti; c) disciplina della proprietà degli aeroporti
e dell'imposizione di vincoli alle proprietà limitrofe agli aeroporti, con la
semplificazione e l'adeguamento della normativa alle regole tecniche di cui
all'Annesso n. 14 ICAO; d) fissazione delle modalità per l'esercizio
efficiente delle funzioni di polizia della navigazione e degli aerodromi; e)
armonizzazione e semplificazione della disciplina inerente a titoli
professionali aeronautici; f) adeguamento alla normativa comunitaria ed
internazionale della disciplina in materia di servizi aerei nonché di
contratto di trasporto aereo, con riguardo anche alla tutela degli utenti; g)
semplificazione del regime amministrativo degli aeromobili e della pubblicità
degli atti ad essi relativi; h) abrogazione esplicita di tutte le disposizioni
incompatibili con le modifiche del codice della navigazione adottate
nell'esercizio della delega; i) salvaguardia delle attribuzioni del Ministero
della difesa in materia di difesa e sicurezza nazionale.".
[4] Il decreto ministeriale 12 novembre 1997, n. 521, recante:
"Regolamento recante norme di attuazione delle disposizioni di cui
all'articolo 10, comma 13, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, con cui è
stata disposta la costituzione di società di capitali per la gestione dei
servizi e infrastrutture degli aeroporti gestiti anche in parte dallo Stato",
è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 83 del 9 aprile 1998.
[5] Il testo dell'articolo 8 del decreto legislativo 25 luglio
1997, n. 250, recante: "Istituzione dell'Ente nazionale per l'aviazione civile
(E.N.A.C.)", come modificato dal presente decreto, è il seguente: "Art. 8
(Patrimonio). - 1. Con uno o più decreti del Ministro delle finanze, di
concerto con i Ministri dei trasporti e della navigazione e del tesoro, viene
definito, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente
decreto, il patrimonio dell'E.N.A.C., costituito dai beni mobili ed immobili
per l'esercizio delle attività istituzionali. 2. Con decreto del Ministro dei
trasporti e della navigazione, di concerto con i Ministri del tesoro e delle
finanze, vengono assegnati all'E.N.A.C., in uso gratuito, i beni del demanio
aeroportuale per il successivo affidamento dei beni medesimi, secondo i
criteri previsti e disciplinati dal regolamento di cui all'art. 10, comma 13,
della legge 24 dicembre 1993, n. 537. Per l'utilizzo degli aeroporti militari
aperti al traffico civile, il decreto è adottato di concerto con i Ministri
del tesoro, delle finanze e della difesa. 3. Nell'esercizio delle funzioni di
cui all'art. 2, l'E.N.A.C. subentra nella titolarità dei rapporti attivi e
passivi della Direzione generale dell'aviazione civile, del Registro
aeronautico italiano e dell'Ente nazionale della gente dell'aria. 4.
(Abrogato).".
[6] Il testo degli articoli 1-bis e 2 del decreto-legge 8
settembre 2004, n. 237 (Interventi urgenti nel settore dell'aviazione civile),
convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, legge 9 novembre 2004, n.
265, come modificati dal presente decreto, recita quanto segue: "Art. 1-bis
(Disposizioni sulle gestioni aeroportuali). - 1. (Abrogato). 2. A decorrere
dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente
decreto, le convenzioni approvate e rese esecutive dai decreti di concessione
della gestione aeroportuale devono contenere il termine, almeno quadriennale,
per la verifica della sussistenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi e
delle altre condizioni che hanno determinato il rilascio del titolo, compresa
la rispondenza dell'effettivo sviluppo e della qualità del servizio alle
previsioni contenute nei piani di investimento di cui all'atto di concessione,
nonché le modalità di definizione e approvazione dei programmi quadriennali di
intervento, le sanzioni e le altre cause di decadenza o revoca della
concessione, e le disposizioni necessarie alla regolazione ed alla vigilanza e
controllo del settore. 3. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore
della legge di conversione del presente decreto, l'E.N.A.C. adegua le
convenzioni già stipulate alle prescrizioni, anche sanzionatorie, di cui al
comma 2, provvedendo alle conseguenti integrazioni e modifiche. 4. Ai gestori
totali in base a legge speciale si applicano le norme di cui ai commi 2 e 3.".
"Art. 2 (Fornitura dei servizi di controllo del traffico aereo in ambito
aeroportuale). - 1. ENAV S.p.a., sotto la vigilanza dell'E.N.A.C. e
coordinandosi con il gestore aeroportuale, disciplina e controlla, per gli
aeroporti di competenza, la movimentazione degli aeromobili, degli altri mezzi
e del personale sull'area di manovra ed assicura l'ordinato movimento degli
aeromobili sui piazzali). 2. (Abrogato). 3. L'E.N.A.C., sentiti il gestore
aeroportuale ed ENAV S.p.a. per le materie di competenza, nonché gli altri
enti e organismi pubblici che operano in aeroporto, adotta, entro sei mesi
dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente
decreto, il regolamento di scalo e il piano di emergenza aeroportuale. Il
regolamento di scalo disciplina anche l'esercizio delle attività di cui ai
commi 1, 2 e 4 e prevede le modalità e gli strumenti operativi necessari a
garantire la loro effettuazione. 4. (Abrogato).".
[7] Il testo vigente dell'articolo 730 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Articolo 730 (Ingiunzione per rimborso di spese). - Per il rimborso
di spese anticipate, o comunque sostenute per conto di privati, il direttore
di aeroporto emette ingiunzione resa esecutoria con decreto del pretore
competente per territorio. Decorsi venti giorni dalla notificazione
dell'ingiunzione al debitore, senza che questi abbia eseguito il pagamento, il
direttore di aeroporto può procedere agli atti esecutivi. Entro il termine
predetto il debitore può fare opposizione al decreto per motivi inerenti
all'esistenza del credito o al suo ammontare. L'opposizione è proposta dinanzi
al giudice competente per valore.".
[8] Il testo vigente dell'articolo 744 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 744 (Aeromobili di Stato e aeromobili privati). - Sono
aeromobili di Stato gli aeromobili militari e quelli, di proprietà dello
Stato, destinati esclusivamente alle forze di polizia dello Stato, alla
dogana, al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, o ad altro servizio di Stato.
Tutti gli altri aeromobili sono considerati privati. Salvo che non sia
diversamente stabilito da convenzioni internazionali, agli effetti della
navigazione aerea internazionale sono considerati privati anche gli aeromobili
di Stato, ad eccezione di quelli militari, di dogana, di polizia e del Corpo
nazionale dei vigili del fuoco. Sono equiparati agli aeromobii di Stato gli
aeromobili utilizzati, anche occasionalmente, da soggetti pubblici o privati,
che svolgono la propria attività per la tutela della sicurezza nazionale.".
[9] Il testo vigente dell'articolo 796 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 796 (Obbligo di apporre i contrassegni di individuazione). -
L'aeromobile nazionale non può circolare se non porta impresse le marche di
nazionalità e di immatricolazione, in conformità dei regolamenti dell'ENAC.
L'aeromobile straniero deve portare i contrassegni prescritti dallo Stato nel
cui registro è iscritto o quelli previsti dalle convenzioni internazionali.".
[10] Il testo vigente dell'articolo 817 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 817 (Imbarco di merci vietate o pericolose). - Quando sono
imbarcate cose di cui il trasporto è vietato da norme di polizia, o delle
quali il trasporto sia o divenga in corso di navigazione pericoloso o nocivo
per l'aeromobile, per le persone o per il carico, il comandante
dell'aeromobile provvede nei modi previsti nell'art. 194. La consegna delle
cose custodite ai sensi del primo comma è fatta all'autorità competente,
dandone comunque segnalazione all'autorità di pubblica sicurezza.".
[11] Il testo vigente dell'articolo 836 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 836 (Trasmissione degli atti alle autorità competenti). -
L'autorità aeronautica o consolare trasmette copia dei processi verbali
relativi alle dichiarazioni delle nascite e delle morti alle autorità
competenti a norma delle disposizioni sull'ordinamento dello stato civile; al
procuratore della Repubblica, trasmette copia dei processi verbali di
scomparizione.".
[12] Il testo vigente dell'articolo 837 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 837 (Processi verbali di scomparizione in caso di perdita
dell'aeromobile). - In caso di perdita o di perdita presunta dell'aeromobile,
alla compilazione dei processi verbali di scomparizione di persone ed alla
loro trasmissione alle autorità competenti a norma delle disposizioni
sull'ordinamento dello stato civile provvede la struttura periferica dell'ENAC.
Se il sinistro si è verificato all'estero ovvero, in caso di perdita presunta,
se l'ultimo aeroporto toccato dall'aeromobile è situato in territorio estero,
i processi verbali sono compilati e trasmessi dall'autorità consolare del
luogo. Nei processi verbali le autorità predette fanno constare le
dichiarazioni dei superstiti, e, in caso di perdita presunta, l'accertamento
degli estremi previsti nell'art. 761; dichiarano inoltre se a loro giudizio le
persone scomparse debbano, in base alle circostanze, ritenersi perite.".
[13] Il testo vigente dell'articolo 864 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 864 (Forma degli atti relativi alla proprietà
dell'aeromobile). - Gli atti costitutivi, traslativi o estintivi di proprietà
o di altri diritti reali sull'aeromobile o quote di esso devono essere fatti
per iscritto a pena di nullità. Tali atti all'estero devono essere ricevuti
dall'autorità consolare.".
[14] Il testo vigente dell'articolo 865 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 865 (Pubblicità degli atti relativi alla proprietà
dell'aero-mobile). - Per gli effetti previsti dal codice civile, gli atti
costitutivi, traslativi o estintivi di proprietà o di altri diritti reali su
aeromobili o loro quote sono resi pubblici mediante trascrizione nel registro
aeronautico nazionale ed annotazione sul certificato di immatricolazione.
Nelle stesse forme devono essere resi pubblici gli atti e le domande, per i
quali il codice civile richiede la trascrizione.".
[15] Il testo vigente dell'articolo 867 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 867 (Forma del titolo per la pubblicita). - La trascrizione e
l'annotazione non possono compiersi, se non in forza di un titolo avente la
forma prescritta nell'art. 2657 del codice civile.".
[16] Il testo vigente dell'articolo 1030 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 1030 (Pubblicità dell'ipoteca). - Per gli effetti previsti dal
codice civile, l'ipoteca sull'aeromobile deve essere resa pubblica, mediante
trascrizione nel registro aeronautico nazionale e annotazione sul certificato
di immatricolazione. L'ipoteca su aeromobile in costruzione è resa pubblica
mediante trascrizione nel registro delle costruzioni. Nelle stesse forme
devono essere resi pubblici gli altri atti per i quali il codice civile
richiede l'iscrizione.".
[17] Il testo vigente dell'articolo 874 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 874 (Dichiarazione di esercente). - Chi assume l'esercizio di
un aeromobile deve preventivamente farne dichiarazione all'E.N.A.C., nelle
forme e con le modalità prescritte negli articoli da 268 a 270. Quando
l'esercizio non è assunto dal proprietario, se l'esercente non provvede, la
dichiarazione può essere fatta dal proprietario.".
[18] Il testo vigente dell'articolo 15 del decreto
legislativo 17 marzo 1995, n. 111 (Attuazione della direttiva n. 90/314/CEE
concernente i viaggi, le vacanze ed i circuiti "tutto compreso"), pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale 14 aprile 1995, n. 88 è il seguente: "Art. 15
(Responsabilità per danni alla persona). - 1. (Abrogato). 2. Il diritto al
risarcimento del danno si prescrive in tre anni dalla data del rientro del
viaggiatore nel luogo di partenza, salvo il termine di diciotto o dodici mesi
per quanto attiene all'inadempimento di prestazioni di trasporto comprese nel
pacchetto turistico per le quali si applica l'art. 2951 del codice civile. 3.
(Abrogato).".
[19] Il testo vigente dell'articolo 1129 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 1129 (Falsa dichiarazione di proprietà o dei requisiti di
nazionalità). - Chiunque si dichiara falsamente proprietario di una nave, di
un galleggiante o di un aeromobile, allo scopo di far ad essi attribuire la
nazionalità italiana, è punito con la reclusione da tre mesi a un anno e con
la multa da lire quattrocentomila a un milione. Alla stessa pena soggiace il
rappresentante di una società il quale dichiara falsamente l'esistenza dei
requisiti previsti nell'art. 756, primo comma, lettera c), allo scopo di far
attribuire all'aeromobile la nazionalità italiana.".
[20] Il testo vigente dell'articolo 161 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 1161 (Abusiva occupazione di spazio demaniale e inosservanza
di limiti alla proprietà privata). - Chiunque arbitrariamente occupa uno
spazio del demanio marittimo o aeronautico o delle zone portuali della
navigazione interna, ne impedisce l'uso pubblico o vi fa innovazioni non
autorizzate, ovvero non osserva i vincoli cui è assoggettata la proprietà
privata nelle zone prossime al demanio marittimo od agli aerodromi, è punito
con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda fino a lire un milione, sempre
che il fatto non costituisca un più grave reato. Se l'occupazione di cui al
primo comma è effettuata con un veicolo, si applica la sanzione amministrativa
del pagamento di una somma da lire duecentomila a lire un milione
duecentomila; in tal caso si può procedere alla immediata rimozione forzata
del veicolo in deroga alla procedura di cui all'art. 54.".
[21] Il testo vigente dell'articolo 1163 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 1163 (Impianto ed esercizio abusivo di depositi o
stabilimenti). - Chiunque impianta o esercita un deposito o uno stabilimento,
indicati nel primo comma dell'art. 52 e nel primo comma dell'art. 59, senza la
prescritta concessione, ovvero non osserva le disposizioni di polizia ivi
previste, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma
da lire tre milioni a lire diciotto milioni. Chiunque impianta o esercita uno
stabilimento o fa un deposito di sostanze infiammabili o esplosive, senza
l'autorizzazione prescritta nell'ultimo comma dell'art. 52, nel terzo comma
dell'art. 59 è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una
somma da lire cinque milioni a lire trenta milioni.".
[22] Il testo vigente dell'articolo 1165 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 1165 (Deposito abusivo di merci e mancata rimozione di cose
depositate). - È punito con l'ammenda fino a lire un milione: 1) chiunque
deposita merci o altri materiali nei luoghi indicati negli articoli 50, 57,
senza il permesso dell'autorità competente e il pagamento del relativo canone;
2) chiunque non esegue l'ordine di rimozione delle cose depositate.".
[23] Il testo vigente dell'articolo 1183 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 1183 (Inosservanze relative alla demolizione di nave o di
aeromobile). - Il proprietario della nave o del galleggiante, che senza
giustificato motivo non esegue nel termine stabilito nell'art. 161 l'ordine
dell'autorità marittima o di quella preposta all'esercizio della navigazione
interna di riparare, di destinare ad altro uso o di demolire la nave o il
galleggiante, è punito con l'ammenda da lire sessantamila a un milione.
Chiunque demolisce una nave o un galleggiante nazionali ovvero demolisce o
smantella un aeromobile nazionale, senza l'autorizzazione prescritta negli
articoli 160 o 759, è punito con la sanzione amministrativa da euro
cinquantuno a cinquecentosedici.".
[24] Il testo vigente dell'articolo 1184 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 1184 (Inosservanze relative all'iscrizione di nave in registro
straniero e alla perdita dei requisiti di nazionalità dell'aeromobile). - 1.
Chiunque alieni la nave o l'aeromobile o iscriva la nave in un registro
straniero senza ottemperare agli adempimenti prescritti negli articoli 156 e
760 o senza attendere la conclusione dei relativi procedimenti amministrativi
è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire
trenta milioni a lire sessanta milioni. Non è ammesso il pagamento in misura
ridotta ai sensi dell'art. 16 della legge 24 novembre 1981, n. 689. 2. Alla
stessa sanzione di cui al comma 1 soggiace chiunque ometta le denunce
prescritte dagli articoli 157 e 758.".
[25] Il testo vigente dell'articolo 1200 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 1200 (Abusivo trasporto o impiego di apparecchi fotografici o
radiotrasmittenti). - Chiunque trasporta ed usa apparecchi radiotrasmittenti,
senza l'autorizzazione prescritta, è punito con la sanzione amministrativa del
pagamento di una somma da lire due milioni a lire dodici milioni. Se il fatto
di cui al primo comma è commesso da un componente dell'equipaggio, si applica
la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire tre milioni a
lire quindici milioni.".
[26] Il testo vigente dell'articolo 1204 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 1204 (Sorvolo di aeromobili stranieri). - Il comandante di un
aeromobile straniero, che, al di fuori dei casi previsti nell'art. 794,
sorvola il territorio della Repubblica, è punito con la sanzione
amministrativa del pagamento di una somma da lire cinque milioni a lire trenta
milioni. Non è ammesso il pagamento in misura ridotta ai sensi dell'art. 16
della legge 24 novembre 1981, n. 689.".
[27] Il testo vigente dell'articolo 1205 del codice della
navigazione, così come modificato dal presente decreto legislativo, è il
seguente: "Art. 1205 (Inosservanza di norme sugli atti di stato civile e sulla
custodia di beni di persone morte). - Il comandante della nave o
dell'aeromobile, che non osserva le disposizioni degli articoli 195; da 204 a
208; 835, è punito, qualora il fatto non costituisca un più grave reato, con
l'ammenda da lire centomila a un milione.".